Violenza e femminicidi: Genitori educhiamo i figli a gestire il rifiuto.

La società odierna è caratterizzata dalla velocità e dalla convinzione di poter ottenere “tutto e subito”. La disponibilità economica superiore ai fabbisogni essenziali connessa con la sensazione di essere in difetto nel ruolo genitoriale, spingono i genitori a dare subito ai figli qualunque oggetto essi richiedano nella speranza di renderli felici e di creare una relazione affettiva.

Il “compito” dei figli è chiedere, chiedere costantemente attenzioni, affetto, tempo e oggetti. Spesso i genitori non potendo dare tempo,  danno subito oggetti, non fanno vivere né l’attesa né il rifiuto.

Questo non solo è diseducativo ma contribuisce a formare grandi fragilità nei piccoli che esplodono nella vita adulta.

Abituare i bambini ad avere tutto e subito non sviluppa loro la capacità di pazientare, di attendere per costruire qualcosa di più bello e più grande. C’è una bellissima ricerca il “Marshmellow test: studio della gratificazione ritardata” che ha evidenziato che le persone di successo hanno sviluppato sin da piccoli la capacità di ritardare la gratificazione per un premio più soddisfacente.

Non solo, educare i figli ad accettare il rifiuto a fronte delle loro richieste, consentirà loro di imparare a gestire le proprie emozioni per trovare vie e soluzioni alternative per il vuoto che avvertono senza cadere in crisi emotive talvolta anche di forte intensità.

I femminicidi della cronaca attuale sono una chiara evidenza dell’incapacità di accettare il rifiuto, della conseguente reazione violenta scaturita da comportamenti emotivi incontrollati, della smania di possedere tutto e tutti, della mancanza di empatia e della mancanza di riconoscere e accettare l’altro con le sue volontà, quasi che l’altra persona sia una parte di Sè stessi, del proprio io, che non è possibile perdere.

Ricominciamo dall’educare i figli, fin da piccolissimi. Sostenere il rifiuto delle eccessive richieste o i capricci dei figli richiede energia, calma interiore e soprattutto una conoscenza chiara dei propri valori. Richiede  inoltre coerenza tra ciò che diciamo e ciò che facciamo e non sempre è facile. Ma questo sforzo dei genitori crea uomini e donne forti, in grado di costruire relazioni basate sull’Amore e sul rispetto.